Un’ immagine è solo una porta che conduce ad un’altra porta… – John Cage
Nelle vecchie finestre è esplicito il bisogno di valicare il limite, di raggiungere l’oltre che l’idea stessa dell’ in/out genera. Per scoprire l’immagine nascosta l’osservatore è invitato a toccare, ad aprire l’opera, ad andare oltre.
Nelle recenti Icone, questa interazione è moltiplicata ed i riferimenti a culture differenti e lontane (dai trittici ‘300eschi alle icone etiopi) testimoniano l’eclettismo e la libertà espressiva dell’artista.
Trittico doppio
2013 – aperto cm. 95×43, chiuso cm. 46×43, acrilico e smalto, cartone e piccoli detriti su telaio in legno e vecchie tavole
Trittico da viaggio
2012 – acrilico, similoro, lamiera arrugginita, benda gessata, juta su vecchie tavole e compensato di betulla
Trittico etiope
2012 – aperto cm. 83×41, chiuso cm. 31×41, acrilico, similoro, alluminio, lamiera arrugginita, gomma, compensato di betulla su tavoletta e vecchie tavole
Finestra blu
2013 – cm. 55×70, acrilico, gigantografia telata, lamiera arrugginita, plastica in vecchia finestra e MD
Finestra rossa
2013 – cm. 55×70, acrilico, gigantografia telata, cartone, plastica, tela, similoro su ottone in vecchia finestra e MD
Baule da viaggio
2008 – cm. 77×33 acrilico, similoro, piombo e impiallacciatura smaltata su coperchio di vecchio baule
Fine dell’illusione
2007 – cm. 40×70, carta, ferro, cartone, corda, tela smeriglio, riproduzione di mappa antica, su m.d. e vecchio infisso